Appena in tempo, liberi dall'impellente impegno di cui vi avevamo informato, riprendiamo la nostra cronaca.
Durante la breve pausa pubblicitaria il gioco è ristagnato a centrocampo. Gli onesti, con qualche macchia di rosso in più sulla maglietta, hanno trattenuto la palla con una fitta rete di passaggi trasversali facendo ballare gli avversari ladroni come e meglio del Barcellona. Poi, improvvisamente, il solito Bersani, mediano incontrista che non finisce di stupire, è scattato palla incollata al piede, partendo dalla linea di fondo, ha dribblato l'anziano, imbolsito regista avversario Berlusconi, commettendo anche un lieve fallo infilandogli il medio in un occhio, ma l'arbitro Napolitano, con viva e vibrante soddisfazione, ha lasciato, secondo noi giustamente, correre. Il Bersani, appena oltrepassata la metà campo, non contento, sempre palla al piede, è tornato indietro rifilandogli anche un calcio nel culo e, anche questa volta con viva e vibrante soddisfazione, l'arbitro Napolitano ha fatto proseguire il gioco. A questo punto l'eroico mediano, pur tentato di fermarsi un attimo e sparare qualche cazzata, tipo " non siamo mica qui a tagliare i bordi ai toast", ha resistito alla tentazione ed ha proseguito, ad ampie falcate, a testa bassa, verso la porta avversaria dribblando un po' tutti gli avversari. Giunto al limite dell'area si è trovato la strada verso la vittoria chiusa da una nutrita barriera formata da un gruppo di puttane travestite da parlamentari. Dopo aver alzato la testa, con una palombella rossa ha passato la palla al solito fantasista Grillo che, lasciato per un momento il piatto di trenette al pesto che stava consumando a bordo campo, si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto e con un perfetto, preciso colpo di tacco ha restituito la sfera al Bersani che colpendola al volo, in rovesciata stile Parola, l'ha spedita proprio sotto l'incrocio dei pali: GOAL!!!!
Pietro Grasso è Presidente del Senato: 2 a 0. Fortissimo fischio, con viva e vibrante soddisfazione, dell'arbitro Napolitano e palla al centro.
Pausa pubblicitaria, ancora giusta dopo tali emozioni, con le consuete ballerine, i balocchi e i profumi.
Naturalmente il vostro cronista ne approfitta subito per correre alla buvette dello stadio e farsi una bella, fresca, spumeggiante birra.
A presto.
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