Nella sua vita aveva fatto cose straordinarie come riuscire a stappare una bottiglia di birra con i denti o camminare bendato in equilibrio su di una formica. Gli piaceva giocare sapendo di perdere sempre. Andava pazzo per le ombre cinesi. Passava ore davanti ad una lampada muovendo le mani, le dita, formando figure fantastiche su pareti bianche. L'aquila, il coniglio, il cane, l'indiano che muove l'occhio ed apre la bocca.
Con quest'ultima, la sua preferita, poteva trascorrere una notte intera inventando storie incredibili. Poi, in una notte di luna piena e moglie ubriaca, decise di smettere e diventare geometra.
Comprò un righello, una squadra, un compasso, della carta millimetrata, un temperino e fece la punta ad una matita. Appena ebbe finito, la mina affilata prese a correre veloce e, dribblando tutti, attraversò l'intero rettangolo di gioco e mise la palla pentagonale in fondo alla rete.
L'arbitro, un astrofisico cieco famoso per aver scoperto la Stella di Negroni, fischiò ed indicò il cerchio di centrocampo.
Il portiere di gomma, battuto, la prese male e cancellò la linea di fondo e l'area di rigore. Poi fece sparire l'erba, le panchine, le riserve, i massaggiatori e, con la palla, si diresse verso gli spogliatoi urlando " E' mia! E' mia!! Non gioco più, me ne vado." Da quel momento, per tutti, divenne la Mina e lui, offeso, si fece esplodere sotto alla doccia trasformando lo stadio in un cratere enorme.
I venditori di bibite e panini persero il lavoro ma conservarono la fiducia, tre aranciate e alcune fette di salame. Con questo piccolo capitale aprirono, qualche tempo dopo, una fabbrica di cannoni e, bombardando chiunque non saldasse le fatture, divennero ricchissimi.
Il mondo, ormai, era ai loro piedi, sempre che, questi, avessero trovato qualcosa su cui appoggiarsi. Guardando con attenzione si accorsero di una zolla superstite e, scalzi, vi saltarono sopra.
" A piedi nudi nel parco!" disse uno destro " Avanti Piedi Neri!" incitò uno sinistro.
Quando pareva che fossero riusciti a sistemarsi, la zolla andò in mille pezzi disperdendosi nell'infinito brodo primordiale.
Alcuni alieni, intenti ad accendere un barbecue, videro la scena e si misero a ridere.
" Telefono casa." disse il comandante. Purtroppo le linee erano intasate ed il cellulare non aveva campo.
" Va' beh. Telefono casa dopo." concluse masticando una braciola carbonizzata.
" Porco Saturno! Spark, cuoco di marte! Ma quando riuscirai a cuocere la carne al punto giusto? Lascia perdere. Vi porto tutti da McDonald's ma niente Coca-Cola!".
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