martedì 18 gennaio 2011
Ruby Rubacuori.
Ruby Rubacuori fece il suo ingresso trionfale nella porcilaia. Le ghiande erano quasi finite ma i maiali grugnirono all'unisono la loro ammirazione. Lei avanzava a piedi nudi pestando il letame. Schizzi schizzavano schizzando ovunque. Il fedele cronista prese appunti pur avendo gli occhi coperti di merda. Il tronista scivolò dal trono, la valletta di plastica tettuta esplose. L'allampanato avvocato partì con una impetuosa difensiva arringa ma il microfono era spento, nessuno lo udì. Il centravanti di sfondamento volle un ritocco al contratto per essere stato accerchiato e sfondato senza che il suo procuratore ne fosse avvertito. La vecchia cantante e la showgirl di generosa gamba agitavano il ventre coperte da veli impietosi. Il grasso pelato rideva caimano sbavando su un culo. Altre cariatidi palpeggiavano ninfette. L'orchestra suonava un ritmo infernale diretta da un diavolo con la bandana. Quando Ruby gli giunse alle spalle e lo chiamò con quel nomicino, lui si girò per abbracciarla. Lei sorridendo gli mostrò il cinque. Lui fece per batterlo ma lei lo spostò. Scese il silenzio, il re dei maiali si disse offeso. " Son cinque milioni! O paghi o vai fuori dai coglioni! " Aprì la borsetta e il cassiere vi infilò la mazzetta al netto dei diritti S.I.A.E. Dita ungulate laccate di rosso tirarono una zip. L'orchestra riprese a suonare, l'orgia ripartì. L'autista mise in moto la Rolls e attese con una portiera aperta. Quando Ruby salì le diede un bacio sulla guancia, si fece consegnare la borsetta, partì. Lungo il viale alberato che portava ai cancelli del castello incrociarono un'interminabile corteo di Gazzelle che avanzava velocemente a sirene spiegate. Lui la guardò nello specchietto retrovisore rifarsi il trucco. Lei alzò gli occhi vellutati. " Come sono andata, Lele?" chiese " Bene!" rispose lui. " Sono sicuro che avrai un grande successo! Le discoteche faranno la fila per averti! Ecco, cara, ora però scendi. Siamo arrivati al controviale. E' ora che vai un po' a lavorare. Stai tranquilla, ti farò sapere. Ciao. Ah, scusa, quasi dimenticavo. Tieni questa scatola di preservativi. Falli fruttare! ". L'auto lussuosa silenziosamente ripartì. L'uomo alla guida infilò un cd nel lettore, le note di Faccetta Nera riempirono l'abitacolo. " Ok, è andata." pensò tra se " Qui ormai ho chiuso ma sono certo che presto ci sarà di nuovo da fare. Questo è un Paese pieno di risorse e dalla memoria troppo corta. Tra poco tutto sarà dimenticato e il popolo avrà presto un'altro Re con cui divertirsi. Basta aspettare. Nel mentre farò una bella vacanza. Noi che reggiamo le fila dello spettacolo ne abbiamo il diritto. Che ne pensi, fratello?". Disse, infine, alzando gli occhi al cielo.
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Grandioso!
RispondiEliminaSEI UN MITO SIGNOR MINGUZZI......MERAVIGLIOSO!!
RispondiEliminapeccato non sia "solo" un racconto di una fantasia distorta... :(
RispondiEliminaCi sono proprio tutti!
RispondiEliminaComplimenti!
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