Oggi ho indossato infradito e costume e sono andato al mare. Quando sono arrivato, senza una ciabatta, perduta per strada, e con il costume stracciato ad opera di alcuni bagnanti di Cuneo che tentavano di superarmi per giungere prima, ho visto quello che mai avrei immaginato. Una folla incazzata, irosa, urlante stazionava davanti ad una cabina incitando il bagnino a convincere il mare a venire fuori. Questo non ne voleva sapere e non sentiva ragioni. Stava chiuso la dentro da circa sei ore ritenendosi offeso causa le innumerevoli pisciatine subite nei giorni precedenti dai vacanzieri incontinenti. Poi non sopportava più l'odore delle creme solari spalmate a più non posso su ogni tipo di corpo e, come dargli torto, soprattutto quelle passate su pelli grasse ed unte già fin troppo da madre natura. Il bagnino, disperato, parlamentava instancabilmente da ore, il mare, chiuso nel suo roboante silenzio, rispondeva picche. Ad un certo punto un turista della Val Brembana decideva di praticare un piccolo foro nella parete di legno sul retro della cabina per favorire, se pur a piccole dosi, la fuoriuscita del mare.
La proposta venne subito condivisa da tutti ed il valligiano munito di trapano a mano provvide a fare il buco. Quando ebbe finito vi pose per un attimo l'occhio e disse:" OOOHHH!!!..è bellissimo!! Correte a vedere!!" Tutti cominciarono a spingere per poter guardare dal buco, alcuni bagnanti di Sondrio finirono schiacciati nella calca che venne a crearsi, altri direttamente sotterrati nella rena. Chi riusciva, per un attimo, ad appoggiare un occhio sul foro restava estasiato e non riusciva più a staccarsi. Si sentivano urla di giubilo, alcuni diventavano pazzi per la gioia, altri preferivano suicidarsi tanto, ormai, dopo quella esperienza la vita non poteva offrire loro nient'altro.
" Ho visto il mare!! Il mare nudo!! Ho visto il mare, tutto nudo!!" Gridavano tutti.
Io, per un bel po', sono rimasto a guardare poi, dopo aver buttato l'altra ciabatta e steso con un pugno una turista tedesca che mi aveva appena pestato un piede, sono tornato indietro. Mentre ripercorrevo la strada verso casa, sgambettando folle trafelate di turisti che correvano verso la cabina, pensavo al mare nudo.
Certo, senza nulla addosso, è proprio bello.
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