martedì 25 settembre 2012

Il Piccolo Circo 7.

Il Piccolo Circo ha un leone di pezza, un tappeto di finta pelle striato con testa di tigre ed una grande griglia elettrica sulla quale stanno rosolando le gambe dei nani. Il pubblico pagante, questa sera piuttosto numeroso e particolarmente affamato, segue con attenzione il lento procedere della cottura. Nel mentre, per ingannare l'attesa, viene riproposto il numero degli acrobati dalle mani sudate ma con una variante: le barre dei trapezi sono state  unte d'olio e la pedana di lancio cosparsa di viscide saponette. Naturalmente la rete, per i soliti motivi di bilancio, non è stata prevista. Gli acrobati di turno, due ex impiegati della Regione Lazio a fine cassa integrazione straordinaria, tragicamente sottopeso, in costume da antico romano, spinti dalla frusta del Direttore e, soprattutto, dalla di lui minaccia di fargli gustare l'amato minestrone, rapidi salgono la scaletta di corda fino alla cima, mettono piede sulla pedana, scivolano sulle saponette, tendono, disperatamente, le ossute mani al trapezio,  mancano di poco la presa, l'olio si rivelerà una spesa superflua ai fini della riuscita del numero, e cadono nel vuoto schiantandosi rumorosamente sulla pista. Mentre il poco sangue rimastogli tinge, di un rosso sbiadito, la sabbia, il pubblico generoso applaude. Prima di spegnersi definitivamente, uno dei due novelli acrobati tenta, rantolando un inchino, di ringraziare. Inutile sforzo, ancora una delusione. Le ovazioni non sono per lui e nemmeno per il suo compagno. Le urla, gli schiamazzi, i battimani eccitati sono tutti rivolti al Direttore che, proprio in quel momento, alza orgoglioso, sopra l'enorme testone munito di cilindro, le gambe dei nani, arrostite alla perfezione, invitando tutti a prenderne un boccone.
Stasera è festa, niente minestrone.

mercoledì 12 settembre 2012

Il Piccolo Circo 6.

Il Piccolo Circo ha un leone di pezza, due nani altissimi cui stanno segando le gambe, per cui stasera non faranno parte dello spettacolo, ed uno stilista ubriaco. Al pubblico presente, scarso ed intollerante, si propone una sfilata di bassa moda. Ad ognuno dei paganti viene confezionato un abito su misura senza tener minimamente presente alcuna proporzione. Poi si spengono le luci, tacciono le voci e nel buio senti sussurrar: " Ma chi è 'sto calzolaio che ha fatto la mia camicia?".
Lo stilista con un cilindro per cappello, offeso, abbandona la passerella, sculettando se ne va, chi mai sarà.. quell'uomo in frac? Adieu, adieu, addio al mondo, va dicendo ad ogni cosa, ad un gatto innamorato, ad un nano altissimo ormai segato che,pian piano, se ne va. Lalalala, lalalala.
Il Direttore, naturalmente, coglie l'occasione per servire l'amato minestrone al pubblico vociante.
Poi, dopo il caffè, tutti vissero felici e scontenti.

sabato 8 settembre 2012

Il Piccolo Circo 5.

Il Piccolo Circo ha un leone di pezza, due nani altissimi ormai buoni solo come pali a sostegno del tendone, uno stronzo enorme sulla pista di sabbia. All'endemico pubblico pagante, una volta passato al botteghino, viene consegnata una maschera antigas, una ciascuno senza eccezioni. Poi si spengono le luci, tacciono le voci e lo spettacolo comincia. Il leone di pezza resta immobile come sempre, i nani altissimi starnutano, il tendone trema, poi, uno dei due, quello più alto, avverte un'improvviso prurito alla pianta del piede sinistro. Nel chinarsi per darsi una bella grattata molla la presa sulla tenda e la gente fa " OOOHHHHH!?!...". Un'attimo dopo, proprio mentre il Direttore del Circo sta per servire l'amato minestrone, il tendone crolla e lui, cercando di fuggire con il pentolone fumante in una mano ed un mestolo nell'altra, pesta e scivola sull'enorme stronzo e tutto finisce a puttane. La gente ride, urla, applaude convinta. Una lunga, vibrante ovazione. Il leone di pezza piange commosso, i nani altissimi si pisciano addosso, il Direttore, coperto di merda e minestra, raccoglie felice gli applausi. Lo stronzo resta uno stronzo, mai nessuna emozione.

martedì 4 settembre 2012

Il Piccolo Circo 4.


Il Piccolo Circo ha un leone di pezza, due nani alti due metri, ora dubbiosi del loro ruolo e, bisogna riconoscerlo, per quanta autostima dei nani possano avere, comincia ad essere troppo, ed un assassino. Il pubblico, questa sera, è assente. Il leone di pezza non buca, i nani non indossano costumi della taglia giusta, l'assassino non diverte. Troppo banale, la TV ne mostra uno ogni due minuti e, francamente, la gente non ne può più. Il Direttore del Circo non sa a chi offrire l'amato minestrone. Nessun problema, domani sera qualcuno lo gusterà riscaldato.
Emilio Fede, intanto, lamenta povertà e si candida alle prossime elezioni. Amen.

Il Piccolo Circo 3.



Il Piccolo Circo ha un leone di pezza, due nani alti un metro e novantacinque, sono cresciuti un poco, e un pirla che non ha ancora deciso che numero fare. Nell'attesa che questi decida, il Direttore del Circo, in anticipo sui soliti tempi, provvede a distribuire al pubblico, una nutrita ed incazzata comitiva di minatori provenienti dalla Sardegna, l'amato minestrone servito in capienti scodelle che gli isol
ani, traditi dalle luci di sala tenute furbescamente basse, scambiano per caschi da minatore sprovvisti di lampada.
Poi si spengono le luci, tacciono le voci e ne buio senti sussurrar:" Ancu tengasta arrori!"" Ancu ti pigghiri maometto!!!""Ancu chi ti coddede un aiunu a minca arretta!!".
Poi ancora sussurri e grida. Mai abbastanza per chi non ha pace.

lunedì 3 settembre 2012

Il Piccolo Circo 2.

Il Piccolo Circo ha un leone di pezza, due nani alti un metro e novanta, un Presidente del Consiglio che ha la stessa età di Mick Jagger dei Rolling Stones ma non sculetta quando canta. Il pubblico, accorso numeroso nella speranza di veder cadere altri acrobati cassintegrati, pare deluso. Il Direttore del Circo offre, come sempre, il suo minestrone bollente. La gente pare gradirlo. Poi si spengono
le luci, tacciono le voci e nel buio senti sussurrar:" Scusi vuol ballare con me?" E' uno dei nani altissimi che invita una bassa davvero scelta nel mucchio ancora con il cucchiaio di minestra bollente in mano. " Grazie, preferisco di no." risponde la tappa. " Devo prima finire la mia minestra se no salto dalla finestra." " Nessun problema.- risponde il nano altissimo - Da tempo ho imparato ad accettare le sconfitte, i rifiuti, i due di picche. Ballerò da solo, brutta stronza!"
Lo spettacolo, anche per questa sera, volge al termine, al termine della notte, al limitar del giorno, alle soglie di Tannhauser dove, si dice, i nani, anche quelli molto alti, vivano bene.

Il Piccolo Circo.

Il Piccolo Circo ha un leone di pezza, due acrobati con le mani sudate e tre nani alti un metro e novanta. Lo spettacolo è breve ma divertente. Alla fine il domatore offre a tutti i presenti minestrone bollente. Il pubblico, scottato, applaude convinto. Si spengono le luci, tacciono le voci e nel buio i due acrobati dalle mani sudate concedono il bis lanciandosi nel vuoto mancando irrimediabilmente la presa. Il Circo perde due onesti artisti ma acquista in fama e, niente paura, domani lo spettacolo si ripeterà. Persone in cerca di una qualsiasi occupazione, anche momentanea, non mancano.