lunedì 15 ottobre 2018

Le stelle, il bacio e la voglia di ballare.

Seduta su di uno scoglio in una notte di mare calmo, serena, contava le stelle. Contandole ad una ad una le salutava in silenzio, muovendo appena le labbra, con un bacio. Ci fu come un lampo, proprio lì in mezzo al cielo, poi una voce di una vecchia che salutava tutti quanti dicendo ciao. Era la voce dell'indifferenza, un impercettibile saluto a quelli che muoiono, a quelli che nascono. Uno, piatto, per tutto, per le luci del tramonto, per la scia di un aereo, per le rosse nuvole, per milioni di persone.
Poi,  in lontananza, una canzone, e fu così che le venne la voglia di ballare.

Ho fatto un sogno.

Ho fatto un sogno. Vivevo in un Paese dove chi era alla guida di un partito di  Governo invece che blaterare di legalità e giustizia sulla pelle di migliaia di disgraziati restituiva quanto dallo stesso suo partito era stato rubato, dove chi aveva rubato non poteva più sedere in Parlamento, dove non c'erano più morti sul lavoro ed il lavoro veniva creato, protetto e rispettato così che non vi fosse bisogno di ridicole elemosine statali , dove tutti avevano una casa dignitosa, dove la scuola finalmente funzionava a meraviglia, dove si facevano leggi per la gente tutta e non per le solite persone, dove la mafia non esisteva,  le donne fossero rispettate, gli stupri, i femminicidi, gli omicidi erano dimenticati, dove non si dovesse sospettare che il vero obiettivo di leggi fiscali e sulla giustizia proposte dal Governo fosse soprattutto quello di salvare, in fretta e furia, dalla galera importanti e noti personaggi incriminati, industriali, grandi finanzieri e faccendieri vari, dove chi fa crollare ponti, infrastrutture, scuole, ospedali per mera speculazione fosse seriamente punito...
Poi il sogno si è interrotto al suono della radiosveglia. Al radiogiornale davano le ultime notizie, le solite di sempre. Le ho ascoltate ed ho capito che anche sognare ormai non serve più.

lunedì 1 ottobre 2018

Inutile.

Inutile cercarlo sotto al tavolo, non c'era più.
Inutile cercarlo in qualche bar, non c'era più.
Inutile cercarlo in qualche ufficio di collocamento, non c'era più.
Inutile cercarlo in qualche manicomio, non c'era più.
Inutile cercarlo su qualche spiaggia a guardare il mare, non c'era più.
Inutile cercarlo in qualche angolo con una chitarra od un pennello in mano, non c'era più.
Inutile cercarlo su di un ponte, una strada, ad una fermata d'autobus, in un villaggio, una città, un Stato, un continente, su un pianeta, non c'era più.
Inutile cercarlo in fondo al cuore, riflesso negli
occhi, scavando nella mente, nei ricordi, inutile..ma puoi chiamarlo ancora amore mio.