domenica 28 agosto 2011

10.000

Oggi festeggio le prime 10.000 visite su questo mio blog. Un piccolo ma significativo, per me, risultato.
Ringrazio tutti, lettori fissi, amici da network e anche coloro che mi seguono senza iscriversi.
Colgo l'occasione per ricordare, a chi fosse interessato, che è possibile acquistare il mio libro GRAFFI direttamente dal blog,  tramite Pay Pall, usufruendo dell'apposito carrello.
Detto questo, augurandovi una buona fine estate, alzo il calice e brindo con tutti voi, miei cari lettori.
A presto.


Norberto Minguzzi.

mercoledì 17 agosto 2011

Brunello.



Non va per il mondo portando promesse. Nella valigia ha solo formaggio e qualche salume.
La sera, tornando dalle Terre di Francia, una volta giunto a casa, gli piace immergere i piedi in un secchio pieno d’acqua tiepida infusa col rosmarino, un toccasana dopo una giornata passata a tentare di vendere, ai cugini d’Oltralpe, caprini italiani. Così, con i piedi a bagno e il Secolo XIX in mano, seduto su di una poltrona in vimini, sulla terrazza affacciata sul mare, si rilassa. A volte pensando ai bei tempi andati quando, qualcuno, riusciva a gustare fette di salame Milano scartandone il grasso. Ne ride di pancia, di petto, di bocca. Le voci di sfascio imminente del Paese, che riempiono le pagine del giornale, non gli fanno impressione. Ha vissuto troppe avventure per avere ancora paura. Ama il gioco, le giocate rischiose, conosce molti trucchi ma non bara. A volte, pur avendo la testa perennemente da altre parti, declama poesie. Le sue. Una tra tutte preferisce, quella composta per la moglie venuta dall’est. Guardandola negli occhi, cercando la sua anima, ad alta voce la recita. Poi sorride mentre lei si commuove. Al bar, il solito, gli amici ascoltano, approvano. Il barista, un ex ballerino votato da anni al cabaret, accenna un passo di danza. Applausi convinti del pubblico presente. Dalla radio accesa, nascosta tra le bottiglie, una musica languida scivola via. Si alzano i calici, si brinda.
La sera si arrampica sui muri. Ora è l’ora di andare. Ognuno accompagnerà se stesso, o qualcun altro, sulla via di casa.
Il mondo non si fermerà certo per questo, continuerà lentamente a girare.
Brunello finisce il bicchiere di vino. Rosso naturalmente, nomen homen.
Alzandosi, abbandonando la compagnia, già pensa al secchio che lo attende ed ai suoi piedi che lo bramano. “Ancora un poco di pazienza e, tra poco, sarete più freschi, profumati di rosmarino.” sussurra piano sorridendo tra se.
” Ciao Brunello!” salutano gli altri. Lui risponde alzando la mano.
Con l’altra avvolge sua moglie, abbracciato a lei s’incammina verso il mare.
E’ una gran bella, calda serata d’estate.
Il secchio può aspettare.

Il PIATTO DEL GIORNO: Il sonno degli ingiusti.


'This is possibly the most beautiful little City on the Italian Riviera. It is however IMPOSSIBLE to have a decent meal and enjoy sitting outside to enjoy the weather. We were accosted by more than 18 African immigrants trying to sell us watches, clothing, handbags. It made the meal so awful, so uncomfortable. The restaurant owners all seem obvious as to how unpleasant this is. To be fair to …. , the town is over run by these poor people, however it does totally spoil what could and should have been a great experience.
Visited July 2011
3 of 5 stars Value
1 of 5 stars Service

Il turista a stelle e strisce, probabilmente un simpatico adepto del KKK, si lamenta. Impossibile cenare tranquillamente nella città di Sanremo all’aperto. Troppi venditori colorati lo disturbano, offrendogli articoli vari, tra un piatto e l’altro. La città insorge, compatta. Finalmente individuato il problema che impedisce uno sviluppo al turismo consono alla città dei fiori dimenticati. Fioccano articoli e proteste, lettore al Direttore, cartoline e pacchi postali. Una volta per tutte sappiamo ciò che ci affligge: i venditori ambulanti extracomunitari.
Non le amministrazioni incapaci, propense ad incentivare soltanto i loro affari, oppure la mafia che tiene in pugno la città, o il traffico caotico,o la ciclabile più lunga d’Europa e, una della più belle, quasi abbandonata, il Casino che continua a fare da fulcro senza mai portare benefici alla comunità, la maleducazione imperante tra la maggior parte degli addetti al commercio, l’incapacità di accogliere chiunque con un sorriso, il Centro Storico mai recuperato alla sua bellezza e, da sempre, abbandonato a se stesso e alla buona volontà, e disperazione, di pochissimi. No tutto questo non interessa. Quello che colpisce e si va a cercare con certosina, illuminante pervicacia, è la critica di un turista americano un poco, forse, razzista, che non sa, non conosce, non capisce.
Chi, invece, dovrebbe sapere, conoscere, capire continua a fingere di essere, anch’esso, uno di passaggio e, speriamo, che, prima o poi, le valige le faccia veramente.
La città dorme da troppi anni il sonno degli ingiusti; riuscirà mai a svegliarsi?

venerdì 5 agosto 2011

11 agosto 2011: GRAFFI a Taggia.




Graffi.Racconti minimi dalla poltrona.



In una bella sera d'estate, l'undici agosto prossimo, sarò, appoggiato da qualche parte a completa disposizione di chiunque vorrà sfogliarmi, all'interno del prestigioso Ristorante Cocktail Bar Olio Colto in Taggia, Via Curlo 6 ( IM ), tel.018442156, indirizzo web http://www.oliocolto.it/

Olio Colto

Sarò lì, tra antiche mura, con un drink, preparato con la consueta perizia da Danilo, infilato tra le pagine, ad aspettarvi.
Il mio autore, un personaggio privo di vergogna, vi allieterà, si fa per dire, strimpellando la sua dannata chitarra in compagnia di alcuni amici musicisti, praticamente chiunque venga accompagnato da uno strumento.
Ospiti d'onore della serata saranno:
L'esimio Poeta Prof. Marco De Carolis che provvederà, tra i fumi dell'alcool, ad una forbita, appassionata presentazione di me stesso.
Il sax imperituro, garbato e soprattutto intonato, cosa rara di questi tempi, del Prof. Livio Zanellato, accompagnato dalla gentile Signora Adriana Ligato munita di tromba.
Il Maestro dei cocktails, padrone di casa, Danilo, detto lo spagnolo, che da dietro il bancone, tra un bicchiere preparato e l'altro, si esibirà funambolicamente con le sue amate armoniche.
Accorrete numerosi ma poco poco, piano piano, come sempre.