
giovedì 30 dicembre 2010
Buon Anno!

giovedì 23 dicembre 2010
Tanti auguri!!.

A proposito: TANTI AUGURI!!!.
martedì 21 dicembre 2010
Racconto di Natale.

lunedì 20 dicembre 2010
Il plastico.

mercoledì 15 dicembre 2010
Black Block.
Da bambino quando, con la famiglia, all'inizio degli anni '60, si era trasferito a Roma aveva in testa una sola idea, fare il clown. Si era innamorato del Circo un anno prima, in una sera d'estate, assistendo ad uno spettacolo dei Togni. Gli piacque tutto. I domatori, gli acrobati, i giocolieri, gli animali ma quello che veramente lo rapì fu l'allegria sgangherata di un gruppo di nani vestiti da pagliacci. Decise così che, un giorno non troppo lontano, sarebbe diventato uno di loro. Il fisico non l'aiutava, era alto quasi due metri ma, pensò, che se si fosse segato le gambe forse avrebbe potuto farcela. Un mese dopo suo padre lo sorprese con una sega in mano nel bagno e lo rimproverò di essere un pervertito vizioso. Lui non capì ma decise di abbandonare il sogno. La madre, una violinista dilettante monca, lo volle iscrivere al Conservatorio di Santa Cecilia ma lui la tradì e scambiò il Corso di Violino con quello del Timpano. Gli anni che seguirono videro un progressivo spopolamento del quartiere dove abitava, in particolare nel suo palazzo rimase solo la famiglia del portiere e quella del Rag. Uditori, marito, moglie e due figli, tutti sordomuti dalla nascita. Anche la Dolce Vita finì in quel periodo ma non è certo che esista una relazione tra quanto accadde e la sua pervicacia nell'esercitarsi. Il padre, esasperato e memore della scoperta fatta nel bagno qualche tempo prima, gli regalò una sega elettrica circolare sperando che il figlio ne facesse buon uso. Non fu così. Il ragazzo ormai era completamente invasato da uno spirito percussivo degno di un capo tribù dell'Africa più nera e pestava sugli enormi tamburi in continuazione. Si diplomò due anni dopo, in anticipo. La direzione del Conservatorio decise di accorciare il suo corso per disperazione e, un attimo dopo avergli consegnato l'attestato con caldi ma frettolosi complimenti per l'abnegazione dimostrata ed il livello raggiunto, gettarono i timpani da studio, dopo averli accuratamente distrutti, nella discarica Comunale. Due settimane dopo ricevette la cartolina di precetto per la Leva Militare. Lo destinarono in Marina. Lui fece domanda per entrare nella Banda della Marina Militare e la sua richiesta fu accolta. Il comandante del reparto, un colonnello che amava Nilla Pizzi, il giorno della prima prova gli chiese di fare una rullata. Lui partì e non riuscirono più a fermarlo. Ci vollero due cacciabombardieri decollati dalla portaerei ormeggiata al largo di Taranto per abbatterlo. Due giorni prima aveva avuto un frettoloso, rombante incontrò con una signorina che amava gli uomini in divisa. Da quei due minuti di vibranti effusioni nacque, nove mesi dopo, un fantolino dal carattere nervoso. La madre, in memoria del padre, volle chiamarlo Black. Quando crebbe, gli amici teppisti che frequentava, ci aggiunsero Block. Negli anni si specializzò nel rompere tutto quello che gli capitava a tiro. In particolare amava bruciare i cassonetti dell'immondizia. Oggi è un solerte funzionario dello Stato, impiegato presso il Ministero agli Interni, con delega allo smaltimento dei rifiuti.
domenica 12 dicembre 2010
Mondo difficile.

venerdì 10 dicembre 2010
Stanze.
Andrea, cercando di orientarsi tra il niente e il tutto, decise di diventare infermiere. Scambiò la chitarra per una siringa e divenne un mago delle iniezioni.
Lucia mise da parte l'idea di attraversare un deserto ed aprì un negozio di sabbie colorate.
Giorgio rinunciò alla boxe, appese i guantoni ad un chiodo e nel farlo si pestò un dito pollice con il martello.
Massimo andò sulla collina, sotto il grande albero e si mise ad osservare le formiche.
Nella stanza della luna le sirene sono bellissime.Paolo, in un ascensore fermo ad un passo dal cielo, chiamò le nuvole.
Ester, sorpresa nuda in un camerino di un grande magazzino, si dichiarò soddisfatta.
Ulderico volle cambiare nome. Fece domanda all'Ufficio Anagrafe ma gli dissero che gli altri nomi erano esauriti.
Penelope, un transessuale che era in fila dietro di lui, gli propose uno scambio. Ulderico non accettò perchè da sempre aveva paura dei ragni.
Nella stanza del sole le lampade abbronzanti risultavano spente.
Gianna strappò il suo bikini e si esibì in una sfrenata danza del ventre ma era così magra che nessuno se ne accorse.
Mario vendette l'ultima motosega ad un maniaco omicida che subito volle provarla su di lui. Dopo firmò un assegno intingendo una stilografica nel sangue. Pare che la Banca lo abbia rifiutato per "mancanza dei decimali ".
Antonio servì un bicchiere di Rossese ad una cliente che subito lo rovesciò su di una tendina. Nacque una rissa e, dopo poco, anche una russa. Piccola. La moglie non volle sentir ragioni e chiese il divorzio.
Nella stanza del mare c'è solo un cassetto.
Qualcuno, non ricordo chi, si fermò ad Emboli. Qualcun'altro lo vide e chiamò un'ambulanza.
L'autolettiga giunse veloce. Dalla sirena spiegata un pezzo di Little Tony, Cuore matto. L'ossigeno non servì a niente. Morirono tutti felici e contenti.
venerdì 3 dicembre 2010
Rivolta di massa.

La vita va.
Lui, stringendola a se, la baciò credendo di arrestarne il volo.
Si sbagliava.
Poi s'infilò la giacca ed uscì.
Prese la bicicletta e pedalando all'indietro giunse al mare.
- Felicità? Ci si arriva a nuoto. - pensò.-
E' difficile resistere al mercato. La vita va. - concluse.
Mentiva.
giovedì 2 dicembre 2010
Qualcuno.

" Guardo fuori ma non vedo niente. Sarà perchè le persiane sono chiuse? "
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