giovedì 2 dicembre 2010

Qualcuno.

 " Guardo fuori ma non vedo niente. Sarà perchè le persiane sono chiuse? " si domandava. Seduto sull'ultima delle quattro sedie che possedeva  e non aveva ancora bruciato nel vecchio camino, con un bouquet di viole in mano, aspettava. Qualcuno. Quando il campanello trillò fece un sobbalzo. Alzandosi per andare ad aprire la porta sperò che un cuore sarebbe entrato prima delle parole. Percorrendo il corridoio si guardava intorno senza riuscire a riconoscere nulla di quello che vedeva. Il pavimento di ardesia era parzialmente coperto da una passatoia rossa con passamaneria oro ma lui non la calpestò. Lentamente camminava sulla parte scoperta. Sentiva freddo ai piedi e si accorse che erano nudi. Piegò all'insù le dita un paio di volte per riscaldarle, poi diede un calcio deciso ad un vaso cinese post rivoluzione per provarne la resistenza. L'alluce affondò proprio nel centro del viso di Mao, i cocci, insanguinati, volarono in aria portandosi via il braccio alzato ed il Libretto Rosso. " Bei tempi." pensò. Giunto davanti all'ingresso liberò i tre catenacci che proteggevano l'appartamento. Mentre, una ad una, manovrava le serrature si chiese a che servissero visto che dentro non c'era nulla che valesse la pena di essere rubato. Decise che il giorno dopo avrebbe chiamato un fabbro per toglierle e posizionò il mazzetto di fiori davanti al naso. Aprì ma sull'uscio non vide nessuno, menchemeno colei che attendeva credendo di amarla. Udì una voce: " Telegramma! Signore. ". Abbassando lo sguardo si accorse di un nano vestito da fattorino che agitava un foglio giallo con una mano. Con l'altra si grattava il culo ma non lo ritenne offensivo. Firmò la ricevuta, richiuse e tornò a sedersi.
 " Guardo fuori ma non vedo niente. Sarà perchè le persiane sono chiuse? "

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