domenica 31 marzo 2013
Perfect day.
mercoledì 27 marzo 2013
La borraccia.
Il tempo, a volte, sconcerta, a volte sorprende, spesso, anche se ben vestito, è impresentabile.
" Je t'aime.." flamenca la radio. Nuvole basse danneggiano l'orizzonte, forse sono solo le lenti degli occhiali leggermente sporche. Dal rubinetto del lavandino scorre acqua da almeno un'ora. Spreco, mi piace. Oggi è quanto, domani chissà. Ed ecco una storia:
Pippo suona da sempre la chitarra ma non ha mai imparato ad accordarla. Della sua inettitudine non si dispera anzi ne fa armonia.
Laura, da qualche giorno, siede sullo scranno più alto e con lunghissimi tacchi batte il tempo.
Antonio fotografa ogni giorno, alla stessa ora, il mare e ogni giorno, alla stessa ora, il mare si lascia fotografare.
Paola ha sempre qualcosa da dire anche quando non vorrebbe. Nei momenti di pausa prepara ottimi dolci, lo zucchero aiuta.
Il cane è il cane di tutti, il gatto no. Il topo grasso vanta una laurea in toponomastica internazionale ed un master d'assaggiatore di formaggio, il topo magro ha sempre fame ed è cattivo. La lucertola cerca il sole, il gallo canta sempre in ritardo. L'assassino seriale, dopo anni di duro lavoro durante i quali ha faticato tanto per convincere le sue vittime a lasciare questo mondo, aspetta con ansia che l'INPS gli riconosca la meritata pensione. Purtroppo, fatti i dovuti conteggi, mancano, a casella, i contributi per una cinquantina di omicidi. Pensione negata. Tutto sbagliato, tutto da rifare. Bartali, a fine carriera, cadde lungo la discesa del Turchino, la bicicletta volò in una scarpata e Coppi si fermò a prenderlo per il culo. Poi, come quella volta che scalarono insieme una salita del Tour, gli passò la borraccia. Vuota naturalmente.
mercoledì 20 marzo 2013
La zattera.
La zattera restò lì, in eterna attesa del nocchiere che non tornò mai più.
Qualche giorno dopo, l'amministratore del palazzo, la fece rimuovere da alcuni energumeni ai quali, una simpatica anziana che viveva tre piani più sopra, volle, a tutti i costi, offrire un bicchiere di Vermouth.
sabato 16 marzo 2013
Il Campionato 2.
Durante la breve pausa pubblicitaria il gioco è ristagnato a centrocampo. Gli onesti, con qualche macchia di rosso in più sulla maglietta, hanno trattenuto la palla con una fitta rete di passaggi trasversali facendo ballare gli avversari ladroni come e meglio del Barcellona. Poi, improvvisamente, il solito Bersani, mediano incontrista che non finisce di stupire, è scattato palla incollata al piede, partendo dalla linea di fondo, ha dribblato l'anziano, imbolsito regista avversario Berlusconi, commettendo anche un lieve fallo infilandogli il medio in un occhio, ma l'arbitro Napolitano, con viva e vibrante soddisfazione, ha lasciato, secondo noi giustamente, correre. Il Bersani, appena oltrepassata la metà campo, non contento, sempre palla al piede, è tornato indietro rifilandogli anche un calcio nel culo e, anche questa volta con viva e vibrante soddisfazione, l'arbitro Napolitano ha fatto proseguire il gioco. A questo punto l'eroico mediano, pur tentato di fermarsi un attimo e sparare qualche cazzata, tipo " non siamo mica qui a tagliare i bordi ai toast", ha resistito alla tentazione ed ha proseguito, ad ampie falcate, a testa bassa, verso la porta avversaria dribblando un po' tutti gli avversari. Giunto al limite dell'area si è trovato la strada verso la vittoria chiusa da una nutrita barriera formata da un gruppo di puttane travestite da parlamentari. Dopo aver alzato la testa, con una palombella rossa ha passato la palla al solito fantasista Grillo che, lasciato per un momento il piatto di trenette al pesto che stava consumando a bordo campo, si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto e con un perfetto, preciso colpo di tacco ha restituito la sfera al Bersani che colpendola al volo, in rovesciata stile Parola, l'ha spedita proprio sotto l'incrocio dei pali: GOAL!!!!
Pietro Grasso è Presidente del Senato: 2 a 0. Fortissimo fischio, con viva e vibrante soddisfazione, dell'arbitro Napolitano e palla al centro.
Pausa pubblicitaria, ancora giusta dopo tali emozioni, con le consuete ballerine, i balocchi e i profumi.
Naturalmente il vostro cronista ne approfitta subito per correre alla buvette dello stadio e farsi una bella, fresca, spumeggiante birra.
A presto.
Il Campionato.
Campionato, a girone unico e di sola andata, della XVI Legislatura della Repubblica Italiana.
La cronaca:
Dopo un breve ma intenso periodo di studio a centrocampo, le due sole formazioni iscritte al Campionato, quella degli onesti, casacca bianca appena macchiata di rosso, calzettoni verdi e pantaloncini strappati, e quella dei ladroni, maglia azzurra con strisce orizzontali rossonere, calzettoni firmati Dolce & Gabbana, pantaloncini di velluto millerighe Visconti di Modrone, iniziano a fare sul serio. Al terzo minuto il centromediano metodista Bersani, uno che per grinta, muscoli e testardaggine ricorda il mitico Furino, vince di forza un contrasto, sradica la palla ad Alfano, triangola col fantasista Grillo che gli ritorna, senza gigioneggiare come al solito, la palla. Il Bersani incuneandosi abilmente nella difesa avversaria, riceve l'assist, addomestica la palla con un perfetto stop a seguire e, dopo aver fintato prima a sinistra, poi a destra, esegue un'incredibile veronica e con una puntata pazzesca, degna del miglior Calloni, infila la porta avversaria lasciando il portiere Santanchè di stucco e silicone.
Rete!!!!!!!
Laura Boldrini è Presidente della Camera: 1 a 0 e palla al centro.
L'arbitro Napolitano, con viva e vibrante soddisfazione, convalida il goal ed indica, senza indugio alcuno, il disco del centrocampo.
Dissolvenza e pausa pubblicitaria. Dopo tanta emozione una giusta pausa con ballerine, balocchi e profumi.
Il cronista ne approfitta subito e lascia, momentaneamente, la postazione a causa di un impellente impegno.
A presto.
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