mercoledì 27 marzo 2013

La borraccia.

Un giorno qualsiasi di un mese qualsiasi di un anno qualsiasi.
Il tempo, a volte, sconcerta, a volte sorprende, spesso, anche se ben vestito, è impresentabile.
" Je t'aime.." flamenca la radio. Nuvole basse danneggiano l'orizzonte, forse sono solo le lenti degli occhiali leggermente sporche. Dal rubinetto del lavandino scorre acqua da almeno un'ora. Spreco, mi piace. Oggi è quanto, domani chissà. Ed ecco una storia:
Pippo suona da sempre la chitarra ma non ha mai imparato ad accordarla. Della sua inettitudine non si dispera anzi ne fa armonia.
Laura, da qualche giorno, siede sullo scranno più alto e con lunghissimi tacchi batte il tempo.
Antonio fotografa ogni giorno, alla stessa ora, il mare e ogni giorno, alla stessa ora, il mare si lascia fotografare.
Paola ha sempre qualcosa da dire anche quando non vorrebbe. Nei momenti di pausa prepara ottimi dolci, lo zucchero aiuta.
Il cane è il cane di tutti, il gatto no. Il topo grasso vanta una laurea in toponomastica internazionale ed un master d'assaggiatore di formaggio, il topo magro ha sempre fame ed è cattivo. La lucertola cerca il sole, il gallo canta sempre in ritardo. L'assassino seriale, dopo anni di duro lavoro durante i quali ha faticato tanto per convincere le sue vittime a lasciare questo mondo, aspetta con ansia che l'INPS gli riconosca la meritata pensione. Purtroppo, fatti i dovuti conteggi, mancano, a casella, i contributi per una cinquantina di omicidi. Pensione negata.  Tutto sbagliato, tutto da rifare. Bartali, a fine carriera, cadde lungo la discesa del Turchino, la bicicletta volò in una scarpata e Coppi si fermò a prenderlo per il culo. Poi, come quella volta che scalarono insieme una salita del Tour, gli passò la borraccia. Vuota naturalmente.  

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