domenica 9 giugno 2013

INFRADITO.

Siete il gatto con gli stivali anche se, da sempre, sognate di calzare un paio di infradito. Vagate nel dedalo di viuzze del centro storico della vostra città senza una meta precisa.  Un'ora prima, nel bar sotto casa, avete fatto una scommessa con un'anziana signora, malata di Alzheimer, su chi, di voi due, si sarebbe perso per  primo in quelle antiche stradine. Voi contate sui vostri baffi, da sempre le migliori antenne a vostra disposizione, lei su un vecchio gomitolo di lana color panna. In palio c'è la pensione della vecchietta contro una scatola di cibo per gatti scaduta, quello che oggi si può comperare con l'intero importo della suddetta pensione. La vecchietta ancora non lo sa ma, a voi, piace vincere facile. Siete pure un poco stronzo ma, in fondo, ciò non è, poi, sempre un male. Nel vostro vagabondare incontrate un vecchio amico, il Mago Zurlì, con il quale vi intrattenete giusto il tempo di pisciargli sull'azzurro mantello. Poi lo salutate e riprendete il cammino. La vecchietta, dal canto suo, appena uscita dal bar già si è persa. L'arbitro della sfida, un travestito di lungo corso noto come "quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda", vi avverte, con una telefonata piena di sospiri e mugolii in stile Barry White, che avete vinto. Soddisfatti tornate al bar e trovate la vecchia che continua a girare intorno ad una aiuola, chiedendo continuamente informazioni, sulla via da seguire, alle mosche di passaggio. Vi fermate, la fermate, incassate la vincita, la rimettete in moto e lasciate l'anziana perduta al suo destino. Un destino non molto diverso da quello di quasi tutti, a meno che non si abbia l'abitudine di portare, sempre, una bussola in tasca.
Siete il gatto con gli stivali e non vedete l'ora di mettervi in ciabatte.

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