sabato 18 aprile 2015

Ghiaccio che cola.

Lo scultore morì di freddo accarezzando marmo.
Lo strozzino d’infarto da calcolo sull'uscio di casa. Del fazzoletto che si disse perduto nessuno trovò mai traccia.
Un pezzetto bello tondo di cielo d’aprile sta sopra di me. Scivolo sulle mie consuetudini attirando inquietudini. Respirerò.
Il formaggiaio prese contromano una forma di parmigiano schiantandosi su una montagna di stracchino. I carabinieri accorsi sul posto dichiararono game over.
Quando lei se ne andò..  mi ricordo. Ora sento troppe voci.
Il terrorista comprò un biglietto di tribuna per l’attesa finale di Champions League. Nell'intervallo consumò un panino alla mortadella, una birra ed una tonnellata di tritolo. Non si seppe mai se il tutto gli risultò indigesto.
I barboni mi guardano mentre dall'auto osservo le anatre. State attenti, ascoltate la pioggia che batte sui vetri scrivendo parole d’amore.
L’uomo amato da tutti, cercando di dimenticare di essere solo da sempre, andò al cinema ed entrò nel film fumando una sigaretta come Humphrey Bogart. La pellicola prese fuoco, i pompieri non poterono nulla.
Quaggiù, in questo angolo di mondo strano, proprio qui dove il mare da sempre fa l’amore con la luna, qualcuno racconta che la fantasia si sia perduta, abbia smarrito la via. Forse un giorno qualcun altro la ritroverà o forse, un giorno, io ne morirò.

Poi ci sono giorni, come questo, quando può bastare del semplice ghiaccio che cola.

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