domenica 10 ottobre 2010

Masai.

  La combriccola del bar è formata da un gruppetto di ultra quarantenni, pieni di problemi, attaccati al bicchiere. Gente semplice che cerca di  apparire complessa, ma riesce soltanto a complicarsi la vita. Discorsi naive, deja-vu a manetta, politichese da bar di paese, insoddisfazioni e nevrosi a chi li. T. soffre di ansia al duodeno, M. di ansia da cazzo, Tr. vuole aprire un agriturismo perchè è stufo di  raccogliere olive. Parla dei Masai come fossero parenti e sostiene che vivono benissimo senza  Rolls-Royce. Io penso: tu porta una decina di Rolls a quei pastori e vedi, se dopo averci fatto un giretto, hanno ancora voglia di andare a piedi. “ Sono pensieri borghesi, di una classe che deve sparire ! “ Cazzo, Tr., ma pensi ancora che esista la borghesia. T., sopra al duodeno nevrotico, porta una t/shirt con  su scritto qualcosa tipo- Il  fucile è la democrazia degli operai -. Vuole andarci a scuola, l’indomani, con quella maglietta. Fa la bidella. Si considera danneggiata dal servilismo dei colleghi che, a suo dire, si pappano il meglio della pappa, gli incentivi scolastici, e a lei niente. Allora vuole dimostrare la sua anima operaia, per avere la sua fettina di torta. Grande rivoluzione. M. pensa solo al cazzo. Si veste giovane, parla giovane, si sente giovane. Io dico “ Ma tu sei giovane “, e penso, solo un po bruttina,  e continuo “ L’età non conta. “,  per altre.  Ma per quanto riguarda il cazzo, non ti preoccupare ce n’è per tutte. Si trova, si trova. Ce n’è un mucchio anche qui al bar. Bello pronto all’uso, basta chiamarlo. “ Tu prova ad andare in Oregon.. vedrai.. “ In Oregon ? Ma che cosa ci vai a fare in un posto così di merda, così in culo al mondo. Ma che cazzo ci sarà mai, nell’Oregon ? Sono dei poveri pazzi, alcuni anche socialmente piazzati, ma troppo inutili. Passa il venditore di rose, pakistano. Insiste.. Compra rosa..
“ Guarda.. se domani mi reciti l’inizio del Capitale di Marx, ti compro tutto il mazzo. Oppure il libretto Rosso di Mao. A tua scelta. Giuro che te lo compro. “ Il pakistano, o l’indiano, non capisce, annuisce, vaffanculisce. Lui di rosso ha solo alcune rose e i pantaloni che indossa.

Nessun commento:

Posta un commento