mercoledì 17 agosto 2011

Brunello.



Non va per il mondo portando promesse. Nella valigia ha solo formaggio e qualche salume.
La sera, tornando dalle Terre di Francia, una volta giunto a casa, gli piace immergere i piedi in un secchio pieno d’acqua tiepida infusa col rosmarino, un toccasana dopo una giornata passata a tentare di vendere, ai cugini d’Oltralpe, caprini italiani. Così, con i piedi a bagno e il Secolo XIX in mano, seduto su di una poltrona in vimini, sulla terrazza affacciata sul mare, si rilassa. A volte pensando ai bei tempi andati quando, qualcuno, riusciva a gustare fette di salame Milano scartandone il grasso. Ne ride di pancia, di petto, di bocca. Le voci di sfascio imminente del Paese, che riempiono le pagine del giornale, non gli fanno impressione. Ha vissuto troppe avventure per avere ancora paura. Ama il gioco, le giocate rischiose, conosce molti trucchi ma non bara. A volte, pur avendo la testa perennemente da altre parti, declama poesie. Le sue. Una tra tutte preferisce, quella composta per la moglie venuta dall’est. Guardandola negli occhi, cercando la sua anima, ad alta voce la recita. Poi sorride mentre lei si commuove. Al bar, il solito, gli amici ascoltano, approvano. Il barista, un ex ballerino votato da anni al cabaret, accenna un passo di danza. Applausi convinti del pubblico presente. Dalla radio accesa, nascosta tra le bottiglie, una musica languida scivola via. Si alzano i calici, si brinda.
La sera si arrampica sui muri. Ora è l’ora di andare. Ognuno accompagnerà se stesso, o qualcun altro, sulla via di casa.
Il mondo non si fermerà certo per questo, continuerà lentamente a girare.
Brunello finisce il bicchiere di vino. Rosso naturalmente, nomen homen.
Alzandosi, abbandonando la compagnia, già pensa al secchio che lo attende ed ai suoi piedi che lo bramano. “Ancora un poco di pazienza e, tra poco, sarete più freschi, profumati di rosmarino.” sussurra piano sorridendo tra se.
” Ciao Brunello!” salutano gli altri. Lui risponde alzando la mano.
Con l’altra avvolge sua moglie, abbracciato a lei s’incammina verso il mare.
E’ una gran bella, calda serata d’estate.
Il secchio può aspettare.

1 commento: