mercoledì 14 marzo 2012

L'orco e l'architetto giapponese.




- Ci sono due ubriachi, quattro puttane, una maga indiana che si fida solo di Perlana.
C'è Tosca, c'è Fosca, su quella tenda una mosca.
C'è un appuntamento, un treno, un biglietto di sola andata per qualcuno. Una canzone triste suona, da un vecchio giradischi, in un appartamento.
C'è un cielo con due lune, un gatto, un matto, un cappellaio strano, strafatto, parla col vento e tutto quello che dice è un tormento:
" Lo vedi come il mondo sta cambiando, tu sogni e, intanto, lui sta girando."
La radio ha in onda il mare, il mare in un cassetto, mi rado e non mi pare che tutto sia perfetto.-
Così pensava l'orco sgranocchiando l'ultimo bambino cattivo mentre beveva il suo Martini. Quando ebbe finito, guardandosi in uno specchio, la bocca sollevò dal fiero pasto; gli piacevano parecchio le imitazioni e quella del Conte Ugolino era la sua preferita. Poco dopo digerì rumorosamente espellendo dalle fauci, leggermente arrossate a causa di un fastidioso mal di gola, un fiotto di sangue che tinse di un bel rosso vivo un'intera, bianchissima parete del moderno loft nel quale viveva. Lo aveva creato, appositamente per lui, un noto designer giapponese.
" Ecco quel che mancava!"- disse soddisfatto ammirando l'enorme macchia rossa che andava espandendosi sulla parete - "Sti cazzo d'architetti, designer del mengamanga, giapponesi. Ancora fissati con la new age, tutto bianco e toni del grigio. Porca puttana! Un po' di colore! Finalmente! E voleva pure che io lo pagassi. Sempre lì a strillare, a sventolarmi sotto il naso la fattura. Pure l'IVA pretendeva. Col cazzo, brutto muso giallo imbottito di sushi!".
Mentre urlava queste ultime parole venne colto da un certo languorino e si diresse verso lo spazio cucina dove c'era un enorme freezer. Alzò il coperchio, infilò un braccio e prese una gamba.
"Sarà perfetta, una volta scongelata, allo spiedo." - disse soppesando attentamente l'arto - " Patate al forno e germogli di soia per contorno. Innaffierò il tutto con del buon tè verde e dell'ottimo sakè a fine cena. Si, perfetto. Stasera si cena all'orientale. Giapponese, per la precisione.


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