sabato 18 giugno 2011

Bestiario n° 3.

Il solleone si levò all’alba e ruggì improvviso.
Il pesce rosso, disturbato dal rumore, lasciò la boccia di vetro e decise di andare al mare in autostop.
La gallina fece l’uovo cubico. Il fattore, con un pennarello nero in mano, ne pretese, per il giorno dopo, un altro uguale, per poter giocare, la sera, a dadi con la moglie. La gallina lo accontentò. Per fargli una sorpresa lo depose, di nascosto e nella notte, dentro al frigorifero. La mattina dopo la moglie del fattore lo trovò e lo sciolse nella minestra. Due ore più tardi l’uomo, deluso, decise di tirare il collo alla gallina. Poi la spennò e la mise sul tavolo della cucina. La moglie completò il brodo. Dopo cena si accontentarono di giocare a scopa.
Il cavallo da tiro, dopo essersi fatto una presa di tabacco, si dichiarò stanco ed acquistò, a rate, un divano a sei posti. Il commerciante di mobili, in luogo dello sconto, gli regalò una coperta di crine e un cuscino di fieno. Il cavallo ne fu contento. Chiese che il divano gli fosse consegnato, la sera stessa, presso la sua stalla, Via dei Carrettieri 23, piano terra. Quando due deboli facchini del negozio arrivarono trascinando il divano scivolando sugli escrementi, la televisione era già accesa, la birra fresca sul tavolo. Dopo averlo piazzato vicino alla stalla del maiale, il cavallo si sdraiò ed accese la TV. Si addormentò, in un attimo, guardando, senza interesse, un concorso ippico. Il maiale ne approfittò subito, prese il telecomando e selezionò un canale porno. Si titillò velocemente godendo, naturalmente, come un maiale.
La vacca, come sempre arrapata, udendo i grugniti di piacere del porco, si eccitò e cercò il giovane toro che risultò esser chiuso, come sempre, nel bagno, impegnato a darsi dello smalto rosa sugli zoccoli e, per l’ennesima volta, la centrale del latte andò in bianco.
Il gallo cantò fuori orario rompendo i timpani a tutti.
Gli animali della fattoria si riunirono in un’assemblea straordinaria per risolvere il problema.
Venne deciso, dopo breve discussione, di eliminarlo.
Della cosa furono incaricati due topi di fogna e un gatto siamese.
I tre sicari organizzarono un piano perfetto e lo misero in discesa vicino ad un burrone.
La vittima venne attirata usando come esca la meglio gallina del pollaio, spennata e profumata al punto giusto.
Il gallo si presentò all’appuntamento galante con un mazzo di rose e una manciata di vermi.
Furono baci e furono sorrisi poi furono soltanto fiordalisi.
Nella casa di campagna tornò il silenzio e la pace. Durò poco.
La sera stessa la volpe e la faina aprirono una discoteca.
Per l’inaugurazione, a far da colonna sonora, venne invitato il gruppo dei Giganti.
Questi risultarono troppo alti e non riuscirono ad entrare.
La serata venne annullata e gli ospiti, ormai pronti per far festa, rimasero delusi, tranne le oche che non riuscivano a smettere di ridere.
Venne la notte e sul bestiario, stremato da una giornata a dir poco bestiale, calò l’oscurità.
La civetta, dopo un paio di moine, accese i fari, mise in moto e volò via.

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