venerdì 1 aprile 2011

Porca puttana!

Questa mattina ancora mezzo addormentato trascinando le ciabatte sei andato in bagno e, nello specchio, ti sei visto bellissimo.
Poi ti sei vestito e, dopo essere passato al bar per il solito caffè, che per una volta non sapeva di bratta, all’edicola di fronte hai comperato un quotidiano.
In prima pagina nessuna cattiva notizia, solo buone.
Leggermente sorpreso passi in terza, salti a quella di economia, poi alla cronaca, alla politica nazionale ed estera.
Niente.
Nemmeno una guerricola, una piccola pestilenza, un minimo terremoto, una minuscola esplosione nucleare.
Nessuna rivolta, niente morti ammazzati, neanche un kamikaze nano che si sia fatto saltare in mezzo alla folla.
Il governo che da troppo tempo ti affligge ha dato le dimissioni chiedendoti scusa per averti fatto tanto patire. Nessuno dei parlamentari dell’attuale legislatura più si ricandiderà a future elezioni.
Pippo Baudo ha deciso di ritirarsi dal mondo dello spettacolo.
La moglie di un tuo amico saxofonista ha venduto la tromba.
Tuo zio ti ha regalato una Ferrari, tuo cugino una maglietta della Fiorentina appartenuta ad Antognoni.
Passi al bancomat sperando di non essere in rosso e, dopo aver digitato il codice, ti accorgi di possedere un milione di euro. Il direttore della tua filiale ti viene incontro per farti i suoi complimenti.
Vai al lavoro e appena entri in ufficio ti dicono che non sei più precario.
Alla mensa il cibo è fantastico.
La sera, sull’autobus che ti riporta a casa riesci a trovare un posto libero.
Il portiere ti saluta gentilmente invece che col solito grugnito.
Tua moglie ti ha preparato una cena straordinaria senza bruciare, come al solito, l’arrosto. Sulla tavola, al posto del Tavernello, una bottiglia di Pommery d’annata.
Sei stanco ma felice. Finalmente.
Quando stai per buttarti sul divano con il telecomando in mano, suonano alla porta.
Vai ad aprire.
Davanti a te un fattorino con un telegramma in mano.
Te lo consegna sorridendo.
Lo prendi, lo apri, c’è scritto: Pesce d’Aprile! 

1 commento:

  1. Mi hai fregato. Stavo pensando a cosa avevi mangiato di così buono ieri sera!

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