giovedì 18 novembre 2010

Mare immobile.

Dalla finestra guarda un mare immobile. Una striscia blu sopra a tetti rossi. Un graffio nel cielo, un Campari Soda, una fantasia. Ha già fatto le valigie ma rimane ad aspettare. Si è messo in lista. Pensa a quello che non aveva mai pensato. Immagina cose mai immaginate. Mille modi di odiare, di amare. Nella testa ha tutta la musica che ha accompagnato i suoi sogni. In una mano le chiavi dell'appartamento dove si è perduto, nell'altra una sigaretta spenta. Non avrebbe mai voluto farle del male ma le conficcò lo stesso una lama nel cuore. Non avrebbe mai dovuto farle del male ma le spaccò lo stesso il cuore. Poi si amputò il dito medio della mano sinistra e lo mangiò. Poi telefonò ed aprì la porta. Quando arrivarono annunciati da una sirena spiegata, lo trovarono alla finestra. In silenzio guardava un mare immobile, una striscia blu sopra a tetti rossi.  

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